La sedazione con Protossido di Azoto è una metodica che permette, attraverso la somministrazione di una miscela di gas costituita da Ossigeno e Protossido di Azoto, di superare le difficoltà psicologiche (paura, ansia) di alcuni Pazienti che devono sottoporsi a cure odontoiatriche. Attraverso una mascherina di gomma posta sul naso, il Paziente respira questi gas, che sono inodori, ed ha una sensazione di rilassatezza e benessere che lo mette nelle migliori condizioni per essere curato. Egli rimane sempre cosciente durante tutta la procedura ed al termine, dopo pochi minuti in cui respira soltanto ossigeno, può tranquillamente allontanarsi dallo Studio Dentistico perchè l'effetto della sedazione è completamante scomparso. Non esistono praticamente controindicazioni per questa metodica, che non ha ripercussioni sull'apparato cardiovascolare, e può essere utilizzata anche nei bambini più restii o nei portatori di handicap. Vorrei anzi precisare che la sedazione con Protossido di Azoto, almeno negli Studi Odontoiatrici, è nata proprio per i bambini ed è stata poi accolta con entusiasmo dagli adulti. La sedazione col Protossido di Azoto può essere eseguita dallo stesso Odontoiatra, ma in questo Studio è stata affidata ad uno Specialista in Anestesia e Cardiologia.

Alla fine degli anni '60 ed agli inizi degli anni '70, i dentisti si entusiasmarono a proposito della "Odontoiatria Preventiva". Era l'alba di una età caratterizzata dall'insegnamento del controllo di placca e, nell'aspettativa futura, di un vaccino o di un agente clinico che eliminasse la malattia dentaleentro gli anni '80. Sappiamo che non si è scoperta tale panacea. Tuttavia la definizione di Odontoiatria Preventiva si è ampliata, assumendo un significato più vasto nella pratica odontoiatrica di ogni giorno. La prevenzione in realtà comincia con le prime cure infantili: si insegna ai genitori a mantenere i tessuti gengivali privi di placca, aiutando i propri figli sin dal momento in cui erompono i primi denti. E' opportuno inoltre adottare un adeguato programma di assunzione di fluoro, il cui dosaggio viene stabilito secondo l'età del fanciullo in base al fatto che venga alimentato attraverso l'allattamento materno o mediante dieta artificiale e secondo la quantità di fluoro presente nella rete idrica. I genitori vanno inoltre informati circa la "sindrome da biberon" e sulle possibili conseguenze del suo eccessivo uso che possono risultare deleteree per la crescita e lo sviluppo del mascellare superiore. E' necessario, inoltre, educare i genitori su come curare i denti dei propri figli durante la prima infanzia. Va loro comunicato un metodo corretto di spazzolamento, l'importanza dell'uso del filo interdentale e di altri ausili, oltre a sottolineare la necessità della somministrazione di fluoro sistematica o locale. Va ricordato ai genitori che i bambini sono incapaci di curare adeguatamente i propri denti fino a 8 - 10 anni, a causa della mancanza di manualità. Un programma di prevenzione deve includere anche suggerimenti nutrizionali, proprio in considerazione di tutti quei "pastrocchi" alimentari da cui siamo inondati. Cereali ricoperti di zucchero dominano sugli scaffali dei supermercati, mentre prodotti a base di frutta artificiale, appiccicaticci, vengono presentati in maniera menzognera al consumatore come se avessero un alto potere nutritivo per il bambino. Giovanissimi handicappati e bambini che sono spesso ammalati assumono farmaci che alle volte contengono dal 70 all'80% di saccarosio e perciò possono causare estese lesioni cariose. La prima visita odontoiatrica all'età di 3 anni, o anche prima, rappresenta un primo importante passo a carattere preventivo. E' stato dimostrato che il comportamento infantile, in occasione di tale visista, è nettamente più negativo nel caso in cui si individuino dei problemi rispetto ad una situazione in cui il fanciullo sia esente da problemi. Le radiografie sono estremamente importanti durante la prima infanzia. L'intercettazione precoce di eventuali carie previene la necessità di interventi odontoiatrici più complessi. Una radiografia panoramica offre molte informazioni sulla crescita e sullo sviluppo, consentendo un accurato piano di trattamento futuro. La prevenzione comprende inoltre: • Il trattamento adeguato delle lesioni traumatiche che sono frequenti durante l'infanzia; i denti traumatizzati che necessitano di terapia endodontica (devitalizzazione) vanno curati per preservare l'integrità dell'arcata dentale. • I denti malposizionati vanno allineati correttamente per garantire un'adeguata architettura delle gengive. • Il restauro adeguato della dentatura decidua: le lesioni cariose vanno trattate per garantire la massima estensione dell'arco dentale. I restauri dentali devono risultare congrui ed in grado di mantenere la salute gengivale. • Il rispetto ed il mantenimento dello spazio primario della dentatura decidua: è infatti la direzione della radice del dente di latte che suggerirà "la strada" al dente permanente. • L'inglobamento dei sigillanti nella mentalità ambulatoriale quotidiana. Il momento ideale per applicare i sigillanti alla corona del dente è immediatamente dopo l'eruzione, in quanto solchi e fossette anatomiche tendono a cariarsi col tempo. Il trattamento ortodontico nell'età dello sviluppo può prevenire problemi psicologici, potenziando l'immagine di se stessi*. La diagnosi precoce nei confronti di abitudini viziate, quali mordersi le labbra, oppure il numero crescente di adolescenti caratterizzati da distorsioni alimentari, può prevenire gravi problemi medici. Sebbene sia alquanto rara una distruzione parodontale in età infantile, lo scopo di una terapia parodontale preventiva è quella di sottolineare l'importanza di una buona salute parodontale in età adulta. Infine la prevenzione comprende quelle metodiche particolari che si adattano alle necessità degli handicappati, per aiutarli a curarsi in modo che coloro che sono preposti alla loro assistenza possano offrire un servizio migliore a chi è incapace di essere autosufficiente. Dobbiamo guardare al bambino ed all'adolescente di oggi e sperare di avere fatto tutto il possibile per programmare il miglior futuro odontoiatrico, sfruttando tutte le tecniche di "odontoiatria preventiva". Il "miglior futuro dentale" corrisponde ad una quantità minima di intervento odontoiatrico necessario quando il bambino raggiunge la maturità. Proprio questo è l'aspetto migliore "dell'odontoiatria preventiva". Steven Perlman, DDS MScD Professore Associato Boston University School of Graduate Dentistry Rivista Internazionale di Parodontologia e Odontoiatria Ricostruttiva Vol. 9, N. 6, 1989 *Vorrei qui fare un'aggiunta che non compare nell'articolo sopra riportato del dott. Perlman: il trattamento ortodontico, cioè il raddrizzamento dei denti, non serve solo a rendere più gradevole l'estetica facciale del Paziente, ma serve soprattutto a far sì che il dente possa svolgere la sua funzione. Esiste un concetto estremamente preciso nel nostro lavoro: ogni dente ha una forma ed una posizione che servono a svolgere una particolare funzione, ma se il dente è storto ed al posto sbagliato non potrà svolgere il proprio lavoro. Anche per quanto riguarda l'Odontoiatria Infantile, si richiama l'attenzione sulla possibilità di usufruire della Sedazione con Protossido d'Azoto Dal 1976 la Chirurgia Orale ha assunto un ruolo preponderante nello Studio grazie all'arrivo del Dr. Fontana che per anni si è interessato di Chirurgia Generale nell'ambito della sua specialità in Oncologia e che poi ha perfezionato la materia con la specialità in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. La Chirurgia della bocca si potrebbe dividere in tre capitoli: - Chirurgia eseguita nelle avulsioni complesse di denti inclusi o seminclusi nell'osso. - Chirurgia come una delle terapie della malattia parodontale. La Parodontopatia comprende tutte le patologie degli elementi che contribuiscono a "tenere" il dente nell'osso, cioè di tutte le strutture che sostengono stabilmente l'elemento dentario nell'osso. - Chirurgia Implantologica. La Chirurgia dell'adulto e del bambino in questo Studio si può avvalere della Sedazione con Protossido d'Azoto per un maggior comfort del Paziente. Soffermiamoci ora sull'Implantologia. L'Implantologia orale è quella branca dell'Odontoiatria attraverso la quale si creano nell'osso mascellare o mandibolare pilastri artificiali (quasi sempre in titanio) per sostituire elementi dentali mancanti e ridare al Paziente la funzione masticatoria persa in toto o in parte. Già alla fine degli anni '70, quando ancora l'Implantologia orale non era considerata una scienza odontoiatrica, essa veniva praticata con ottimi risultati in questo Studio (vedi anche quanto compare nel Curriculum Vitae del Dr. Fontana). Oggi, se le più recenti acquisizioni in Chirurgia e Biologia ci fanno considerare antiquato quel modo di eseguire l'Implantologia, non possiamo negare che l'esperienza di allora ha avuto un ruolo preponderante nel nostro modo moderno di praticare l'Implantologia del III° millennio. D'altra parte è tipico della Medicina modificare in senso migliorativo negli anni i vari procedimenti terapeutici facendo tesoro di quanto si era fatto precedentemente. Con questo non sto dicendo che l'Implantologia di allora è stata abbandonata, anzi opportunamente inquadrata nei moderni procedimenti chirurgici e protesici, può e deve essere considerata attuale dopo che da anni l'Istologia ha dimostrato che il comportamento dell'osso perimplantare è assolutamente identico nelle due differenti famiglie di Impianti. Vedasi più avanti i vari esempi presentati nella documentazione fotografica. Ecco dunque che non ci troviamo impreparati ad affrontare le due sfide principali che ci pone l'Implantologia odierna, e non ci troviamo impreparati perché sin dal '76 abbiamo tentato di rispondere a questi due quesiti. Essi riguardano: 1) Il carico immediato o precoce sull'Impianto. Carico immediato: la lunga attesa necessaria ad integrare l'Impianto nell'osso è sempre vista malvolentieri dai Pazienti, perché solo al termine di questo periodo che dura vari mesi si potrà costruire un dente sull'Impianto e permettere al nostro Paziente di tornare a masticare su questo elemento. Negli anni passati il carico immediato, cioè la ripresa della funzione masticatoria contemporanea all'inserzione dell'Impianto, si praticava in modo assai empirico, ma la vecchia Implantologia usava solo metodiche implantologiche che obbligavano a caricare immediatamente con un dente provvisorio gli Impianti. Facendo tesoro di quella esperienza possiamo affermare che in Pazienti ben selezionati ed in condizioni cliniche altrettanto precise il carico immediato è possibile. Dal 2004 siamo tra i primi al mondo ad usare impianti osteointegrati in monostruttura (in un pezzo solo) per eseguire il carico immediato. Questo argomento è stato anche l'oggetto di una nostra conferenza del Novembre 2005 da titolo "Il carico immediato mediante protesi provvisoria su impianti osteointegrati in monostruttura: presente e passato a confronto". La documentazione fotografica che compare nei Casi Clinici fa parte del materiale presentato al Congresso e spazia dal carico immediato nella sostituzione del singolo dente fino alla sostituzione di tutti gli elementi dentali di una bocca. Il protocollo da noi ideato e seguito nell'esecuzione di questa nuova metodica è stato oggetto di abbondante discussione ed approvazione nel suddetto congresso. 2) La collocazione di un Impianto immediatamente successiva ad una avulsione dentaria. Impianto postestrattivo: quanto tempo si deve attendere prima di eseguire un intervento implantologico in sito o alveolo postestrattivo? Debbo ancora fare riferimento a quanto detto più sopra: l'empirismo legato alla modesta conoscenza di Biologia e Microbiologia dei primi anni '80 si è oggi trasformato in un protocollo che permette di eseguire un intervento implantologico immediato in un alveolo postestrattivo in situazioni e Pazienti ben selezionati. Oltre a quanto riportato nel capitolo 'PER IL TUO BIMBO', si deve ricordare che è stato scientificamente dimostrato che nessun Paziente può stare più di un anno senza sottoporsi ad una seduta di igiene orale. Essa dovrà essere eseguita in uno Studio Odontoiatrico da personale appositamente addestrato e preparato che insegnerà anche l'uso di tutti i moderni presidi per l'igiene domiciliare. A seconda dello stato di salute del Paziente l'Odontoiatra potrà però suggerire anche sedute assai più ravvicinate nel tempo. Lo Studio è situato in località GALLARATE (VA) in Via XX Settembre 16, nella zona centrale della città, a poche centinaia di metri dall'uscita dell'Autostrada dei Laghi A8. La zona è servita da tutti i principali servizi, a c.ca 10 Km dall'Aeroporto di Malpensa, disponibilità di ampio parcheggio custodito e numerosi Alberghi per ospitare i Pazienti provenienti da località distanti. -Visualizza la Mappa Per informazioni, Vi preghiamo di chiamare uno dei seguenti numeri telefonici - 0331.797065 - 0331.797104 - 0331.776110 anche Fax L'Ortodonzia è quella parte dell'Odontoiatria che ha come scopo il corretto allineamento dei denti e il buon combaciamento delle arcate, in una parola si occupa della "masticazione". Nello Studio Fontana-Checchi trattano l'Ortodonzia la Dottoressa Daniela Checchi (per lo più nei bambini) e il Dottor Marco Pozzi (per lo più negli adulti). Nello studio l'attenzione degli Ortodontisti si rivolge oltre che ai Pazienti che necessitano di correggere problemi ortodontici in generale (denti posizionati in modo non corretto), anche a coloro che necessitano della cosiddetta Ortodonzia preprotesica: molti Pazienti adulti, soprattutto se rimasti privi di alcuni elementi dentari per lungo tempo, si trovano nella impossibilità di sostituirli perché i denti vicini ne hanno occupato il posto. Nel fare questo movimento di migrazione, il dente si piegherà ed il carico masticatorio non si eserciterà più lungo l'asse verticale del dente stesso. A lungo andare ciò porterà ad un affatticamento dell'elemento dentale e potrà sfociare nella sua perdita. L'Ortodonzia permette in questo caso di ricollocare i denti migrati nella loro giusta posizione, ricreando lo spazio preesistente e permettendo così l'esecuzione di un impianto endosseo, sul quale verrà costruito un elemento dentario oppure un ponte tradizionale. Correggere per tempo questi ed altri problemi permette di fare una vera prevenzione per quelli che sono i cosiddetti problemi di masticazione: disturbi nell'aprire e chiudere la bocca, dolori in prossimità delle orecchie, cefalee muscolo-tensive e, secondo alcuni studiosi, anche problemi al collo e alla schiena. Le moderne tecniche ortodontiche permettono inoltre di fare anche negli adulti tutto ciò che in passato era riservato ai bambini; solo Pazienti con gravi problemi dello sviluppo scheletrico o parodontali (delle gengive) possono presentare limitazioni relative all'età. Anche dal punto di vista estetico sono stati fatti passi da gigante: in casi selezionati è possibile fare trattamenti completamente invisibili (con l'apparecchio posizionato in modo che guardi la parte verso il palato dei denti anziché la parte verso l'esterno), mentre praticamente sempre si possono usare (sui denti superiori) gli apparecchi bianchi, ovvero in materiale ceramico, dello stesso colore dei denti. Obiettivo principale dell'Odontoiatria Conservativa è quello di restituire al dente la sua funzionalità e la sua estetica che possono essere state intaccate da un processo carioso o da un trauma. La Carie è un processo distruttivo del dente caratterizzato da una progressiva decalcificazione e dissoluzione dei tessuti duri del dente stesso. La Carie dentale è una patologia assai diffusa ad eziologia multipla, cioè vi sono più fattori responsabili (da soli od in associazione) della sua insorgenza. Tra i più frequenti citiamo: - La placca batterica e la mancanza di igiene orale - La saliva - Il tipo di alimentazione e la frequenza di assunzione del cibo - La morfologia del dente - La composizione dello smalto - L'età del Paziente Ad essi si devono aggiungere fattori ereditari e particolari deficienze metaboliche. L'Odontoiatria Conservativa si interessa dunque di allontanare la Carie e di otturare la cavità che residua attraverso l'utilizzo di Amalgame o di Resine Composite. Queste ultime hanno solo un vantaggio estetico in quanto imitano il colore naturale del dente rendendo la ricostruzione praticamente invisibile. Ultimamente sono diventate particolarmente richieste da parte del Paziente proprio per il loro alto valore estetico. Nel caso di fratture del dente, soprattutto sui denti anteriori dove l'estetica è preponderante, le Resine Composite diventano l'unico presidio terapeutico. Se la frattura supera certi limiti si entra nel Capitolo della Protesi. La Parodontologia è quella branca della Odontoiatria che studia i tessuti di supporto del dente, cioè l'insieme di quelle strutture deputate a mantenere l'elemento dentale fisso in bocca. Queste strutture sono quattro: il Legamento Parodontale, l'Osso Alveolare, il Cemento del dente e la Gengiva attorno al dente stesso. La Malattia Parodontale , una volta chiamata Piorrea, è dunque una malattia di una o più di queste strutture. Studi statistici hanno evidenziato che in ogni popolazione, il 10% si è dimostrato molto suscettibile a questa malattia, un altro 10% resistente (non l'avrà mai) ed il rimanente 80% svilupperà prima o poi la malattia ma non in forma gravissima. Ultimamente, a dimostrazione di quanto sopra espresso, si è evidenziata una certa predisposizione a livello genetico di questa malattia, ma la causa principale è indubbiamente la Placca Batterica in parole povere l'accumulo sulla superficie del dente di batteri e residui alimentari . La Malattia Parodontale è spesso subdola e non ben evidenziabile da parte del Paziente, ma a volte sintomi come: sanguinamento delle gengive allo spazzolamento, perdita di gengiva attorno agli elementi dentali, loro mobilità e sensibilità al caldo e al freddo,sono campanelli d'allarme che debbono suggerire una visita accurata da parte del Dentista. Solo quest'ultimo sarà poi in grado di valutare gravità ed estensione del quadro clinico. Un corretto e frequente uso di tutti i mezzi per eseguire l'igiene orale può portare alla regressione della Malattia Parodontale in una fase iniziale o ad un suo migliore controllo in fase più avanzata. A volte però l'unica terapia rimane quella chirurgica che, se non sempre porta a guarigione, riesce almeno a rallentare in modo significativo la sua evoluzione. Và comunque sempre sottolineato che la terapia chirurgica non deve essere eseguita al posto delle norme di igiene orale, ma a loro completamento. Qui di seguito vedremo alcuni casi chirurgici risolutivi di una particolare forma di Malattia Parodontale che ha portato alla riduzione della gengiva che ricopre la radice del dente. Il sito dello studio Medico Associato Fontana Checchi è indirizzato esclusivamente ai Pazienti. Per questo motivo non abbiamo mostrato mai il sangue che necessariamente accompagna l'intervento chirurgico. Anche le foto dei prossimi casi clinici, faranno vedere solo l'inizio e la fine della terapia chirurgica proprio per rispettare questa decisione. Quando in Odontoiatria si parla di Protesi, bisogna innanzitutto fare una grossa distinzione tra Protesi Fissa e Mobile. Protesi Mobile: come dice il termine, trattasi di una Protesi allontanabile dalla bocca da parte del Paziente. Essa viene utilizzata per due motivi ben precisi che possono anche coesistere: 1) Motivi economici: il materiale con il quale vengono eseguite le Protesi Mobili è di solito assai meno costoso di quello delle Protesi Fisse, senza perdere a volte in estetica e spesso in funzionalità. E’ ovvio che questo vantaggio viene pagato dal Paziente in un minor comfort, in quanto queste Protesi devono essere allontanate alla fine di ogni introduzione di cibo (fosse anche la prima colazione) per eseguire le comuni norme di Igiene Orale. 2) Motivi progettuali: la mancanza a volte di pilastri naturali (denti) e l’impossibilità anatomica di collocare pilastri artificiali (impianti) può rendere a volte impossibile l’esecuzione di una Protesi Fissa. La Protesi Mobile riguarda due situazioni anatomicamente assai differenti che porteranno alla esecuzione di due manufatti protesici concettualmente e funzionalmente altrettanto diversi: Mancanza di tutti gli elementi dentali nel mascellare superiore od inferiore od in entrambi in questo caso si eseguirà una protesi che sarà definita Totale o più comunemente Dentiera. Qui di seguito vengono riportate due foto dello stesso Paziente portatore di una Dentiera superiore ed inferiore. Notasi che l’insieme è gradevole ed i Totali per niente intuibili da parte dei non addetti ai lavori. E’ qui corretto ribadire un concetto già espresso precedentemente: la Protesi Mobile ottiene spesso ottimi risultati estetici. Protesi Mobili totali superiore ed inferiore Particolare superiore Mancanza parziale di elementi dentali in uno od entrambi i mascellari in questa situazione la Protesi Mobile, tecnicamente chiamata Scheletrato, si appoggerà per sostenersi e stabilizzarsi agli elementi dentali viciniori. Esistono varie possibilità di “mimetizzare” i ganci degli Scheletrati fino a renderli praticamente invisibili. Protesi Mobile con palato e ganci in Cromo-Cobalto-Molibdeno indicati dalla freccia, non più visibili nella posizione normale del labbro Protesi Mobile con attacco di precisione (anziché gancio) praticamente invisibile Protesi fissa: in Odontoiatria la Protesi Fissa è comunemente chiamata dal Paziente e dall’Odontoiatra Corona se riguarda il singolo dente, Ponte se riguarda più elementi. Come dice il termine il Ponte non può esistere senza la presenza dei pilastri che lo sosterranno; in bocca i pilastri potranno essere naturali (denti), artificiali (impianti) oppure misti (denti ed impianti). Sorvolando sulla definizione di Protesi Fissa già espressa precedentemente, entriamo nel vivo dell’argomento precisando che i materiali principali per l’esecuzione di questo tipo di Protesi sono due: Oro-resina in questo tipo, la Corona Protesica avrà l’oro visibile sia sulla parte masticante del dente, che sulla parte interna, quella cioè che è rivolta verso la lingua nella dentatura inferiore e verso il palato in quella superiore; in poche parole la parte estetica in resina occuperà soltanto la zona rivolta verso la guancia e le labbra maggiormente visibile sorridendo e parlando. L’apparente inestetismo di questo tipo di Protesi viene ricompensato da due vantaggi: A) Funzionale: l’oro della parte masticante, che durante l’atto masticatorio si oppone allo smalto che ricopre il dente naturale antagonista, è più morbido di quest’ultimo e dovrebbe avere quindi un effetto meno traumatizzante sia su se stesso, che sull'elemento dentale naturale. B) Economico: il costo di questo manufatto è inferiore al corrispondente in ceramica. Oro–ceramica in questo tipo, nulla sarà visibile all’occhio umano; per questo si privilegia l’estetica a qualunque altro fattore. La maggiore durezza di questo materiale, rispetto al dente naturale, viene compensata da una più accurata ricerca dei punti di contatto della ceramica durante l’atto masticatorio. Protesi in Oro Resina Protesi in Oro Ceramica Qualunque tipo di Protesi venga eseguita in bocca al Paziente, sia essa Mobile o Fissa, è intuitivo che il Paziente stesso debba aver perso uno o più elementi dentali (per carie, per malattia parodontale, per trauma) oppure che la Corona del dente (cioè la parte di dente visibile nel cavo orale) sia talmente distrutta da non poter più essere così mantenuta, vuoi per problemi estetici o funzionali. Da decadi l’industria dei materiali dentali sta studiando un prodotto che riesca ad unire i vantaggi dell’oro-resina a quelli dell’oro-ceramica; anche questo Studio è impegnato nell’approfondimento di quest’argomento e possiamo affermare che i risultati sono più che incoraggianti. Protesi Circolare inferiore (cioè ponte che interessa tutti i denti) col materiale alternativo di cui sopra. Così come parlando della Protesi Mobile si era detto che essa poteva essere Parziale o Totale, anche la Protesi Fissa può andare dalla sostituzione del singolo dente a quella di tutti i denti del cavo orale. La sterilizzazione all'interno dello Studio viene praticata in questo locale attrezzato di tutti gli strumenti più avanzati per garantire la massima sicurezza del Paziente. Orgoglio dello Studio, questo locale viene utilizzato quotidianamente seguendo un rigido protocollo operativo e con la supervisione del Direttore Sanitario.